Paese che vai, street food che trovi.

Lo street food, oggi moda indiscussa che attrae chef, instagram star e al contempo esperti di tradizioni culinarie, esiste in realtà da tempo immemore, e da sempre i suoi consumatori tipici non sono i giovani turisti alla ricerca di qualcosa per saziarsi dopo un aperitivo, ma persone provenienti da ogni possibile classe sociale, soprattutto quelle meno abbienti. Il cibo di strada infatti è stato per secoli il cibo prediletto di chi non aveva una cucina in casa, o di chi, volendo consumare un pasto veloce e molto molto economico, optava per un cibo espresso, tradizionale e rigorosamente servito in strada.

Oggi lo street food è parte del viaggio. Si pianificano i viaggi anche a partire dal cibo che si incontrerà nei mercati, nelle piazze, nei chiostri sparsi fra le vie. Grazie al cibo di strada abbiamo imparato ad assaggiare piatti tipici, a non indugiare davanti ad un piatto fumante ma non propriamente vicino alle nsotre abitudini alimentari. Abbiamo imparato a mangiarlo in piedi, accovacciati, seduti a gambe incrociate su un tappeto o su tavolini di plastica condivisi con gente del posto. Veloce, economico, reale, immersivo: lo street food ci chiama e ci racconta ogni volta qualcosa di incredibile della cultura di un paese.

Ma dove si trova il migliore street food del mondo?

migliore street food del mondo

 

Bangkok, Thailandia

Dalla colazione alla cena, gli street food thailandesi rispondono a qualsiasi richiesta! Ad ogni angolo della città è possibile assaggiare specialità di carne e pesce, servite rigorosamente con il riso, tra cui il Khao Man Gai (pollo al vapore con riso), il Khao Pad (riso fritto, tipicamente servito con gamberetti e ananas), o ancora il Congee, un porridge di riso con polpette speziate di maiale.
Non fatevi sfuggire la massima prelibatezze della cucina thailandese, gli insetti!

Honolulu, Hawaii

No, nelle hawaii non si mangia solo poke. Se ne avete abbastanza delle tante instagrammate bowl (fun fact: si pronuncia po-kay!), la cucina di strada hawaiana ha molto altro da offrire: il pollo huli huli, pollo allo spiedo servito con una salsa speciale, inventata dall’ufficiale della marina Ernest Morgado e i cui ingredienti sono ovviamente segreti, o gli spam musubi, la versione hawaiiana degli onigiri, ma preparati con della carne in scatola (uno dei principali alimenti durante la Seconda Guerra Mondiale, epoca in cui nasce la pietanza), invece che con del pesce crudo.

Città del Messico, Messico

In Messico il cibo di strada viene chiamato antojito, “piccola voglia”, proprio perché può essere gustato a qualsiasi ora del giorno ( e della notte!). Cosa trovare? Pietanze a base di mais, mais e ancora mais: tortillas, tostadas e quesadillas, piadine fatte di farina di mais di diverse forme e varianti generalmente farcite con carne, formaggio filante ed arricchite da spezie, lime e peperoncino. Dove mangiare? Ovunque! Sarà difficile trovare una via senza street food!

migliore street food del mondo sigaporeSingapore

Ovvero la città dove lo street food è stellato: con meno di due euro è possibile provare il pollo alla salsa di soia con riso o noodles all’ Hong Kong Soya Sauce Chicken Rice & Noodle, di proprietà dello chef chef Chan Hon Meng, il quale- nonostante il successo- ha deciso di non aumentare i prezzi. Per chi preferisce lo street food “tradizionale”, recatevi in uno dei numerosi banchetti disseminati per la città per gustare il laksa, noodles di riso cotti in una salsa di curry al cocco e accompagnati da gamberetti o molluschi o il pollo hainanese, cotto in acqua bollente ed immerso in acqua gelata prima di essere tagliato, per rendere la carne tenera ed accompagnato dal riso cotto nel brodo di carne.

Marrakech, Marocco

Nel cuore della Medina di Marrakech, si trova Place Djemaa el Fna, luogo di culto per chi ama lo street food. Immergetevi in una nuvola di spezie e calore, e fermatevi per la tanjia di manzo, uno stufato di zampone di manzo che viene cotto per ore all’interno di una piccola anfora di terracotta sigillata e condito con burro, spezie, e limone in salamoia, o ancora l’harira, la zuppa berbera speziata e simbolo dei 30 giorni di Ramadan. Per un overdose di zucchero, da provare è la Chebakia, un dolce al sesamo a forma di fiore, fritto e ricoperto da sciroppo o miele.

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